martedì 15 maggio 2007

Partire è un po' capire


...Partiamo,una mattina, con il cervello in fiamme,

il cuore gonfio di rancori e desideri amari,

e così, seguendo il ritmo delle onde,

culliamo l’infinito sul finito dei mari...

…Malgrado traumi e improvvisi disastri,

i veri viaggiatori sono quelli che partono

per partire; cuori leggeri, simili a palloncini,

mai si scostano dal loro destino,

e senza sapere perché dicono sempre "ANDIAMO!"

Il mondo, piccolo e monotono, oggi, ieri,

domani,sempre, la nostra immagine ci mostra:

un’oasi d’orrore in un deserto di noia!

Partire? Restare? Resta, se puoi;

se necessario, parti. C’è chi corre e chi s’appiatta

per ingannare il nemico che vigila funesto,

il Tempo…

Ma se cielo e mare sono neri come inchiostro,

i nostri cuori tu li conosci, sono pieni di luce!

Versaci il tuo veleno, che sia nostro conforto!

Noi vogliamo, per quel fuoco che il cervello ci consuma,

affondare nell’abisso, Inferno o Cielo, che importa?

Giù nell’ignoto per trovare qualcosa di nuovo!

(per l'ispirazione: C. Baudelaire)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Spleen?

Tutta Fuffa ha detto...

Ma ssei partita col boing? e dove vuoi parcheggiare??