venerdì 30 maggio 2008

FRAMMENTAMENTE: LA MENTE SI RACCONTA ATTRAVERSO L'ARTE



PER GENTILEZZA,
PER CURIOSITÀ,
PER PURA FORMALITÀ,
PER QUELLA PARTICOLARE SENSIBILITÀ VERSO L'ARTE CHE CI SPINGE AD OSARE SEMPRE DI PIÙ...
PER QUEL SESTO SENSO ARTISTICO CHE CI RENDE UNICI E COMPLESSI...

Vi ASPETTO
SABATO 31 MAGGIO 2008

DALLE ORE 15:00 ALLE ORE 22:00

PRESSO L'AULA CONSILIARE DEL COMUNE DI SOLARINO (Piazza del Plebiscito)

“Adesso è il mio tempo. Smessi i panni di Penelope, bruciata Itaca, ucciso Ulisse, mi mostro al mondo nella nudità di Elena. Godere e succhiare la vita fino al midollo amaro della non-esistenza. Annullandomi nella mia vanità di essere ed esaltandomi nella vacuità delle cose”. Così Lombardo M., citando uno dei suoi tanti “frammenti del mio essere-pensiero-azione” (in corso di stampa), commenta “FRAMMENTAMENTE”, la sua personale di fotografia, pittura e poesia che si inaugurerà sabato 31 maggio c.m. presso l’Aula Consiliare del Comune di Solarino a partire dalle ore 15:00 fino alle ore 22:00.

Urlano con sfrontatezza i colori, le tinte, le forme, le immagini nelle opere di quest’artista che si autodefinisce un “comunicatore liquido” come figlia legittima della sua epoca, citando Zygmunt Bauman, uno dei più acuti sociologi ed osservatori al mondo, a cui si deve la folgorante definizione di “modernità liquida” per sottolineare ed esaltare la frammentarietà, la fragilità, l’incertezza e la temporaneità che oggi caratterizzano prepotentemente ed inevitabilmente qualsiasi forma di interelazione umana ed affettiva e qualsiasi rapporto sociale, politico ed economico, siano essi già presenti o soltanto accennati.

Il punto di partenza è sempre un’immagine fotografica, autoritratti dell’artista rielaborati e sviscerati nei colori e nelle forme che debordano e occupano prepotentemente lo spazio della tela.
Nuvole cromatiche dalle tonalità forti, decise, mai incerte, che trasmettono un certo disordine panico, e su queste si inseriscono dei segni, delle parole, spesso i titoli delle opere stesse, spesso le impronte della mano dell’artista moltiplicate all’infinito e semioticamente equivalenti ai caratteri come chiave di lettura e come firma unica e univoca dell’opera.
Il tutto si trasforma attraverso l’imprevedibile accostamento di colori, sapientemente orchestrati e l’uso di vernici e tinte industriali mai delicate ma sempre matericamente presenti, quasi un grido di disperazione della ragione vinta dall'eco dell'irrazionale: “Il mio pensiero vacilla, la mia follia è più vera che mai”.

Sono opere drammaticamente vive nella loro interezza, alle volte cupe nella loro essenza, ma, proprio per questo, attirano e catturano lo sguardo ed è nel particolare, nel dettaglio, avvicinandosi, che se ne apprezza e se ne scopre la graduale ma sistematica qualità organica, la caratteristica liquida.
“FRAMMENTAMENTE è una sorta di reportage-testimonianza, afferma l’artista. Le mie opere sono frutto di un delicato lavoro di “Art Therapy”, intrapreso con la consapevolezza di svelare ed illuminare zone d’ombra che alle volte attanagliano e rendono silenti i complessi labirinti della mente; questo progetto è come un viaggio all’interno della mia mente per mettere a nudo la mia coscienza, che nella sua incrollabile determinatezza presenzia alla propria celebrazione senza esistere, al di là della propria storia, al di là della propria immagine riflessa, catturata e consumata”.

2 commenti:

david santos ha detto...

Ciao Pandora, come và? Spero tutto bene per te. Buon lavoro. Un abbraccio e un buon fine settimana.

Anonimo ha detto...

Insomma, com'è andata? CP