giovedì 12 luglio 2007

DISTILLANDO UN ADDIO


...Addio, ma con me sarai, verrai dentro una goccia di sangue che circolerà nelle mie vene...
Vado alle mie battaglie...affronto l'abisso...

Un giorno il ladro uscirà dalla sua torre. E l'invasore sarà espulso.

Quando la solitudine vorrà che cambi l'anello in cui sta scritto il mio nome, di' alla solitudine che parli con me, che io dovetti andarmene perché sono un soldato, e che là dove sono, sotto la pioggia o sotto il fuoco, t'attendo,
t'attendo nel deserto più duro, in ogni parte dove sia la vita, dove la primavera sta nascendo,
t'attendo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Gli addii valgono perché chi crede in un dio, o che abbia almeno un dio che crede in loro. Quello dei cristiani, infinitamente misericordioso, con le creature sovraumane era solito non lasciar correre il tradimento, ma se vai ad affrontare l'abisso le regole le conosci. Salutami gli amici e ricorda che c'è sempre una grande differenza: io mi nutro solo della mia vita, tu di quelle degli altri.

Anonimo ha detto...

spero che questa attesa non sia troppo lunga e che tu possa rinascere sempre a nuova vita
Maluna