venerdì 3 dicembre 2010

XI Edizione Premio Letterario Internazionale di Poesia e Narrativa inedita " Tra le parole e l'infinito"

"Preg.mA Autrice
La Direzione del Premio Letterario Internazionale di Narrativa e Poesia “ Tra le parole e l’infinito”, le comunica che con verbale del 9 ottobre 2010 la Commissione Giudicatrice le ha attribuito il Premio di MENZIONE D'ONORE per la sezione POESIA Autori Emergenti
Il galà di Premiazione che sancisce il legittimo conferimento è stato fissato per il giorno 04 dicembre 2010 alle ore 19,00, nel teatro De Rosa di Frattamaggiore Napoli.
La vostra presenza sarà motivo di grande Onore e Prestigio per l’evento."


IO VOLEVO UNA PASSIONE | MARLA LOMBARDO

Una passione.
Io volevo una passione.
Una passione per poter essere,
una passione per poter dare,
prendere,
rubare,
per poter dare senso alla mia esistenza.

Una passione assoluta, spudorata,
convincentemente ossessionante
e irriverentemente folle.

Una passione che faccia affermare: “Sono fottuta”!
Una passione che non dia tregua,
che incalzi e annunci: “Niente sarà più come prima”!
Che nella negazione affermi l’impossibilità di liberarsene.
Di farla finita…
Di rifuggirla….
Di evitarla…..
Di venirne fuori.

Frammentare la propria coscienza per ripercorrerla,
per riscrivere il proprio sonno…
Affascinante.
Seducente.
Lascivamente accattivante.

Troppe direzioni per decidere dove andare, dove perdersi….
Dove concentrare le proprie attenzioni, i propri pensieri…
Dove consumare i propri desideri, i propri piaceri….

Troppi sensi per eludere i propri imbarazzi,
le proprie paure…
Nel mostrarsi.
Nel darsi.
Nel dissacrarsi.
Nell’umiliarsi…

Passione…Un serpente che ingoia la propria coda,
che si nutre dei propri escrementi.
Rischiare.
Mettere in discussione tutto.
Non ci siamo….
VAFFANCULO!!!

Guardiamo il sole e seguiamo il suo estinguersi…
Diamoci.
Doniamoci.
Apriamo la mente al di là dei nostri vizi, dei nostri invaghimenti….
Capricciosi.
Fuggevoli.
Ingannevoli.

Ma allora, la passione è un inganno?
Un inganno dei sensi?
Del cuore?
Della mente?

La passione è effimera?
E’ un paradiso artificiale che ci costruiamo
per poter chiudere gli occhi, tappare le orecchie,
riempire la bocca?

E’ una torre d’avorio in cui ci rifuggiamo
per poter sopportare le nostre debolezze,
le nostre incapacità, i nostri limiti?

Ecco dunque.
Passione: un’enorme vagina vuota
dentro cui distillare senso.
Per ubriacare il nostro desiderio di dare senso a tutto ciò che percepiamo,
vediamo, sentiamo e non confessiamo.
A tutto ciò che, andando oltre il semplice fatto di essere “umani”,
limitati,
mancanti sempre di qualcosa,
siamo spasimanti e deliranti
di onnipotenza divina.

Il cambiamento avviene.
Dirompente.
Incontrollabile.
Irreversibile.
E’ un punto di non ritorno…
Un andare verso il nulla….
Un’enorme vagina…Chiusa nell’oblio….
SONO FOTTUTA!!!!

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